Museo dell'Aeronautica

Informazioni Utili Sede: Palazzo Boncompagni - Piazza Municipio Arpino (Fr)
Orario d'apertura: Sabato e Domenica dalle 9,30 - 12,00 al di fuori dell’orario ufficiale è possibile la visita chiamando i contatti in basso.
Info: Telefono :338.6870770 - 0776.848767 
E-Mail : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Sito Web : www.assoaeroarpino.it

Museo dell'Aereonautica

 

MOSTRA STORICA AERONAUTICA


L’Associazione Arma Aeronautica – Sezione di Arpino, nata nel 2004, è intitolata a due valorosi piloti Arpinati, decorati con Medaglie d’Argento al Valore Militare : Capitano Enzo Sciucca e Benedetto De Arcangelis. Il 10 Maggio 2014, in occasione del Bicentenario della fondazione del “Collegio Tulliano” e della XXXIV Edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas, ha allestito una mostra permanente a carattere aeronautico.

Nella mostra è possibile vedere in esposizione documenti storici, cimeli, uniformi, combinazioni di volo e tute mimetiche, una collezione di aeromodellismo completa di tutti i velivoli in dotazione all’Aeronautica Militare fin dalla sua Costituzione e una di elicotteri internazionali. Una particolare attenzione meritano: una macchina aerofotografica OMI APR-87A del 1940, un’Antenna Assembly AS 148/ARA-8, utilizzata per comunicazioni e montata sulla fusoliera del velivolo P-51, una combinazione di volo da pilota e ufficiale tecnico, una tuta da specialista 2^ Guerra Mondiale, lettere di corrispondenza tra due ufficiali aviatori datate 1917 e una raccolta di documentazione storica degli anni 1930-45.

La mostra allestita nel Palazzo Ducale Boncompagni, in Piazza Municipio, è aperta al pubblico il sabato e domenica dalle 9,30 - 12,00 al di fuori dell’orario ufficiale è possibile visitarla chiamando il 338.6870770 oppure 0776.848767.

 

Museo dell'Aereonautica

Museo dell'Aereonautica

Museo dell'Aereonautica

Museo dell'Aereonautica

 

Il Libro di pietra di Arpino

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Si tratta di poesie scolpite nella di pietra e collocate nelle vie di Arpino, le 21 pagine riportano poesie in lingua originale (tradotte in italiano) che famosi artisti di livello internazionale hanno dedicato ad Arpino. L’iniziativa è stata ideata e realizzata dal senatore Massimo Struffi e dal poeta Giuseppe Bonaviri, più volte candidato al premio Nobel per la Letteratura.

Consigliamo a tutti gli ospiti di Arpino di ‘perdersi’ tra i vicoli e angoli della città, sarà una piacevole sorpresa scoprire scorci, paesaggi e poesie.

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Fondazione Umberto Mastroianni

Informazioni Utili Sede: Castello Ladislao - Piazza Caduti dell'Aria s.n.c Arpino (Fr)
Orario d'aperturaMar e Ven 9:30-12 - Sab 9:30-12:30/15-17 - Dom 15/17
Info: Tel. : 0776.848105 - Sito Web: www.facebook.com/FondazioneUmbertoMastroianni


La Fondazione MastroianniLa Fondazione Umberto Mastroianni, Centro Internazionale di Arti Visive, con sede nel Castello di Ladislao ad Arpino, accoglie la più ricca e rappresentativa eredità di uno dei più geniali ed eclettici artisti del XX secolo e con essa di un’intera famiglia di artisti, i Mastroianni, originari di Arpino.

Il Castello di Ladislao, scrigno di stratificata bellezza, oltre alla Donazione Umberto Mastroianni composta da 81 opere, alle quali se ne sono aggiunte altre, rappresentative dell’intensa carriera artistica del Maestro, conserva numerose ed eterogenee collezioni che ne fanno un luogo di riscoperta della memoria storica della città di Arpino e del territorio della Provincia di Frosinone: le ceramiche di manifattura arpinate della famiglia Mastroianni, con Emilio ultimo rappresentante; la formidabile produzione di scultografie di Domenico e le illustrazioni ironiche di Alberto Mastroianni; Marcello e Ruggero Mastroianni e il cinema italiano

Ricchissimo il patrimonio documentario, costituito dal fondo librario centrato sull'opera e l'attività di Umberto Mastroianni e dal fondo fotografico, con straordinari scatti d'autore (Ugo Mulas, Roberto Ruberti, Francesco Aschieri).Fondazione Mastroianni

Istituzione dinamica e attiva, la Fondazione promuove iniziative culturali, ospita conferenze e mostre di arte contemporanea.

Importantissima le collezione Arti Moderne che raccoglie le opere sia degli artisti ai quali la Fondazione ha dedico mostre personali, sia degli artisti più rappresentativi della provincia di Frosinone: V. Balsamo, G. Carboni, E. Carmi, L. Dall’Olio, E. Floridia, F. Gismondi, V. Grinberg, F. Ippoliti, S. Lancioni, A. Lombardi, A. Loreti, G. Marotta, V. Miele, A. Mirò, F. Rea, G. Riccardi, M. Romani, I. Scelza, A. Sughi ed altri.

La Sezione si è ulteriormente arricchita grazie alla donazione delle opere dei pittori Alchimisti Lamberto Bracaglia e Flavia Passamonti.

Il Museo dell'Archeologia Industriale della Lana

Informazioni Utili Sede: Arpino (Fr) - Ex chiesa di S. Domenico - Via dell'Aquila Romana
Orario di visita: Aperto solo su prenotazione/richiesta per gruppi e piccoli gruppi anche durante la settimana
Info Pro Loco Arpino:  Tel. 0776.848535  - 329.7770903


Museo della Archeologia Industriale delle Lana Fin dall'epoca romana, Arpino si  distinse come centro laniero di grande importanza. Diffusissima era la produzione artigianale, organizzata all'interno delle famiglie che ospitavano telai ed arcolai tra le mura domestiche.

Ma è a partire dal Settecento che questa attività assunse carattere industriale, proiettando la città tra i principali centri di produzione di tessuti in lana a livello italiano ed europeo.

Al principio del XVIII secolo, infatti, l'arrivo in Arpino del tecnico francese Baduel, invitato dall'imprenditore laniero Filippo Quadrini, insieme ad altre maestranze esperte provenienti dall'Olanda e dall'Inghilterra, pose le basi per la creazione dei primi lanifici operanti su vasta scala.

L'importazione di tecnologie e conoscenze dai Paesi europei leader nella produzione laniera, unitamente ad una salda tradizione nel settore, formarono il trampolino di lancio per un'industria che, in breve tempo, vide prosperare numerosissimi lanifici, e raggiungere ottimi standard di produzione, al punto che, nel  1744 Carlo III di Borbone ritenne opportuno visitare personalmente le fabbriche arpinati, con il conferimento ad alcune di esse del titolo di "regio lanificio".

Museo dell'Archeologia Industriale della LanaLa produzione era organizzata sul lavoro autonomo di tipo artigianale ma, soprattutto, sul lavoro dipendente, svolto a domicilio per conto di mercanti-imprenditori, secondo lo schema più tipico dell' industrializzazione europea.  Nel 1850, prosperavano in città ben trentadue lanifici, e dei 15.000 abitanti della città oltre la metà trovava occupazione nell' industria laniera. I prodotti arpinati venivano esportati ovunque, ricevendo attestati di merito e riconoscimenti per l' alta qualità. Il sistema produttivo arpinate venne sostenuto dalla politica protezionistica attuata durante il periodo francese e poi dal Regno delle Due Sicilie.


 Museo della LanaL'unificazione italiana, il mutamento della politica economica  del nuovo Stato unitario, con la fine della protezione doganale, insieme allo spostamento dell' asse degli interessi economici nazionali verso il Nord segnarono il tramonto dell'industria arpinate. I primi del Novecento videro la chiusura di molti lanifici, gli ultimi dei quali cessarono la produzione nel Secondo Dopoguerra.

Il Museo dell'Arte della Lana costituisce una testimonianza preziosa di questa vicenda industriale,  parte fondamentale della storia e dello sviluppo cittadini. Esso conserva ed espone le attrezzature d'epoca provenienti dall'antico lanificio Diodati, e ricostruisce in un percorso storicamente documentato le fasi della produzione.

I macchinari esposti sono: uno sfioccatore, tre cardatrici, una ritorcitrice, un orditoio, quattro telai. Insieme ad essi, sono conservate le polveri originali per la tintura dei tessuti: un'arte, questa, molto importante per Arpino dove, durante gli anni d'oro dell'industria laniera, venne addirittura istituita una scuola per l''nsegnamento delle tecniche di tintura.

Un'accurata documentazione storica ed iconografica, curata da esperti nel settore, completa la dotazione del museo.

 


Sede/Seat: ex chiesa di S. Domenico -Via dell'Aquila Romana -
Orario di visita/Visit hours: Aperto solo su prenotazione/richiesta per gruppi e piccoli gruppi anche durante la settimana

- Info Pro Loco Arpino:  Tel. 0776.848535  - 329.7770903

 


Donazione del Maestro Mario Iafrate

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Il maestro Mario Iafrate, nato ad Arpino, nel 2006 ha donato alla sua città natale tutta la sua bottega di falegname, che ora si trova in esposizione presso la chiesa sconsacrata di San Domenico.
Nel 2009 il maestro ha donato al Comune di Arpino una serie di sue opere scolpite in legno di ulivo, che arricchiscono ulteriormente la donazione precedente.

Il Museo della Liuteria

Informazioni Utili Sede: Piazza Municipio - Arpino (Fr)
Orario di visita: Aperto solo su prenotazione/richiesta per gruppi e piccoli gruppi anche durante la settimana
Info Pro Loco Arpino:  Tel. 0776.848535  - 329.7770903


Museo della Liuteria L'arte della liuteria ha goduto ad Arpino di una tradizione affermata e gloriosa. Merito della bottega del Maestro Luigi Embergher, valentissimo costruttore di strumenti musicali a corda attivo in città durante la seconda metà dell' Ottocento, e del suo allievo e continuatore Domenico Cerrone, che subentrò all' Embergher nel 1938 alla guida dell' attività.

Il laboratorio, che Embergher fondò nel 1880, si trovava in vicolo Morelli, una traversa di via Pio Spaccamela, verso il quartiere Colle, ed è stato attivo fino agli anni Cinquanta.


La bottega Embergher-Cerrone, che contava ben quindici dipendenti, era specializzata nella realizzazione di mandolini di tipo "romano" ed arrivò a produrre circa cento strumenti al mese: un' abilità nella quale i due Maestri liutai rasentarono la perfezione, producendo strumenti dalle qualità armoniche ed estetiche elevatissime. 

Violini   chitarre  mandolini ed altri strumenti a corda usciti dalla bottega arpinate vennero a lungo esportati in tutto il mondo, e furono celebri per le loro caratteristiche, guadagnando ad Embergher e a Cerrone prestigiosi riconoscimenti internazionali.

Museo della Liuteria Oggi, a testimonianza di questa antica e nobile arte, è sorto il Museo della Liuteria, che raccoglie ed espone i prodotti finiti e le fasi di lavorazione seguite nella storica bottega Embergher-Cerrone.

Si possono osservare gli strumenti musicali nei diversi momenti di realizzazione, i macchinari e le attrezzature impiegate, alcune delle quali costituiscono dei veri e propri pezzi unici.

Completano l' esposizione progetti, documentazione sull' attività della bottega e attestati di merito conferiti ai due Maestri liutai.

Sede/Seat: Piazza Municipio
Orario di visita/Visit hours: Aperto solo su prenotazione/richiesta per gruppi e piccoli gruppi anche durante la settimana

- Info Pro Loco Arpino:  Tel. 0776.848535  - 329.7770903


Il Libro di Pietra

Il Libro di Pietra ad Arpino (Fr) è una singolare iniziativa che coniuga il fascino antico e a tratti aspro di questo centro con le suggestioni della poesia contemporanea.
Si tratta della riproduzione su pietra di poesie (in lingua originale e relativa traduzione italiana) che famosi poeti contemporanei, ospiti della città, hanno dedicato ad Arpino.
L'iniziativa della città di Arpino è nata dalla grande amicizia tra lo scrittore Giuseppe Bonaviri e l’ex Senatore on. Massimo Struffi.

Le pagine del Libro sono collocate nei quartieri del centro storico di Arpino e in svariati punti dentro e fuori le mura ciclopiche, all’esterno della Porta di Saturno (quartiere Colle), nel 1984 è stata riprodotta la prima pagina, una poesia di Giuseppe Bonaviri "Il Bianchissimo Vento", l’ultima è stata collocata il 4 novembre 2022 in Piazza Municipio ,ed è firmata dal maestro Ennio Morricone dal titolo "Arpino è una grande Città".

Giuseppe Bonaviri “"Il Bianchissimo Vento"


LIBRI DI PIETRA

• Giuseppe Bonaviri: "Il Bianchissimo Vento" - (Fuori Porta Saturnia in Località Parata)
• Valentin Berestov: "A Volo D'uccello" - (Via Caio Mario)
• Lars Forssell: "Pietre" - (Presso la Chiesa di Sant'Antonio in Via Vittoria Colonna)
• Kjell Espmark: "Scritto Nella Pietra" - (Presso la Chiesa di Sant'Antonio in via Vittoria Colonna)
 •Pedro J. De La Peña : "Applauso Per Arpino" - Via Marco Tullio Tirone
• Lei Shuyan "La Musica dell'Arpa" (Sulla Strada per Fontana Liri, nei Pressi della Cappella del Suffragio in Località Panaccio)
• Libero De Libero: "Ascolta la Ciociaria" - (Lungo via Belvedere)
• A lexander Hutchison: "A Saturno Conditum" - (Presso il Fontanile della Porta del Ponte)
• Silvia Baron Supervielle: "Il Sogno" - (Presso il parcheggio del Colle)
• Dante Marianacci: "Il Grande Libro di Arpino" - (Loc. Collecarino presso il Giardino pubblico)
• Urszula Koziol: "L'Usignolo di Maggio" - (in Via Civita Falconara, 16)
• Joan Flora:"I Capelli di Arianna" - (Lungo Via Vittoria Colonna fra L'ex Ospedale e Il Ristorante Splendor)
• Matthias Politycki: "Bar Fabbrizio" - (Sulla Parete della Chiesa di San Michele Arcangelo lato Caio Mario)
• Giovanni Paolo II: "Il Dio dell'Alleanza" - (Loc. Civitavecchia di Arpino)
• Vladimir Mikeŝ: "L'Aquila Tranquilla" - (Presso Via Salita dell'Arco)
• Prima Della Caduta: "Prima della Caduta" - (Via Margo Agrippa)
• Katarina Frostenson: "Mi Cchiamo Voce" - (Presso la Porta del Ponte)
• Heitor Ferraz Mello: "L'ombra della Città" - (Via Caio Mario Auditorium Pietro Cossa)
• Fulvia Maria Macioce: "Arpine"! - (parete Chiesa si San Michele Arcagelo)
• Takahashi Mutsuo: "A"Cicerone" - (Viale Belvedere)
• Dacia Maraini: "A Giulia" - (Via Marco Tullo Cicerone nei pressi del parcheggio)
• Ennio Morricone: "Arpino è Una grande Città" - (Presso Piazza Municipio)