Cittadinanza onoraria a Simone Veil - 9 ottobre 2008

Presenti alla cerimonia il prefetto Piero Cesari, il consigliere regionale Wanda Ciaraldi, l'assessore provinciale Roberto Di Ruscio, il presidente della XV Comunità Montana Dino Giovannone, gli assessori comunali di Arpino. A conferire la cittadinanza onoraria il sindaco Fabio Forte, mentre il professor Enrico Ferri ha illustrato le motivazioni dell'attribuzione tratte dalla delibera del consiglio comunale della città di Arpino.
In mattinata madame Veil ha visitato il centro storico, l'acropoli di Civitavecchia e il Museo della Liuteria accompagnata da una guida dell'associazione Cicerone.
Dopo aver dato i natali  a Cicerone, Caio Mario e Giuseppe Cesari, e avere come cittadini onorari, tra gli altri, Ennio Morricone, Marcello Mastroianni e Giuseppe Bonaviri, la città di Arpino da oggi può annoverare fra i suoi cittadini illustri anche un personaggio dello spessore di Simone Veil.

arpino simone veil 
 
Su invito della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Sassari, nei prossimi giorni Simone Veil è arrivata in Italia, per partecipare, venerdì 10 ottobre 2008, alla presentazione della sua autobiografia, "Une vie"(edita nel novembre 2007 da Stock) e degli Atti della Giornata internazionale di studi a Lei dedicata, nel giugno dello scorso anno dall'Ateneo sassarese, con contributi di Predrag Matvejevic', Enrico Ferri, David Mc Lellan, Katrin Tenenbaum e Michela Namuth. La presentazione è per venerdì 10 ottobre, nella Sala d' Ercole di Palazzo Farnese (entrata ad invito, inf.06 68601416/68601317). L'iniziativa è stata promossa in collaborazione con la Regione Lazio, la Comunità ebraica romana, la Fondazione Mastroianni e l'Ambascita di Francia. Prevede, dopo il saluto a Madame Veil e ai presenti dell'Ambasciatore di Francia, m. Jean-Marc de La Sablière, gli interventi del prorettore dell' Univ. di Sassari, prof. Attilio Mastino, del preside della Facoltà di Lettere e Filosofia , prof. Aldo M.Morace  del presidente della Comunità ebraica romana, dott. Riccardo Pacifici e di Simone Veil. Particolare attesa c'è nella comunità francese, non solo per la presenza a Roma di Simone Veil, una delle donne più popolari in Francia, ma pure per lo straordinario successo che ha avuto Oltrealpe la sua autobiografia, che in meno di un anno ha superato le 600 mila copie e di cui è in corso la traduzione in varie lingue, tra cui l'italiano.
Madame Veil è arrivata in Italia mercoledì mattina, a Napoli, dove ha tenuto alle ore 17.00 una conferenza sul tema "Le donne e la politica", nella Sala degli Angeli dell'Università degli Studi, Suor Orsola Benincasa, di cui è stata ospite durante il suo soggiorno a Napoli (inf.081 2522293).
Giovedì 9 ottobre, ad Arpino, nella Sala delle conferenze di Palazzo Boncompagni, è stata concessa la cittadinanza onoraria a Simone Veil, alle ore 11.00. La città di Marco Tullio Cicerone, di Caio Mario , di Marco V. Agrippa, di Giuseppe Cesari, della Famiglia Mastroianni (Umberto lo scultore e Marcello, l'attore) ha dato l'Alto riconoscimento a Simone Veil "Per il suo impegno, come magistrato e politico, in Francia ed in Europa, ispirato ai più nobili principi dell'Umanesimo laico, che nella cultura classica del mondo greco e latino trova l'origine e l'ispirazione", come sottolinea il Sindaco di Arpino, Fabio Forte.
Un altro importante appuntamento vedrà protagonista Simone Veil, venerdì 10 ottobre, alle ore 10.00, presso la Sala Pietro da Cortona, in Campidoglio, in una tavola rotonda promossa dalla Città di Roma, sul tema: " Uniti in Europa, protagonisti nel Mondo".L'evento vedrà la partecipazione del Presidente Andreotti, del Ministro Frattini, di Hans D. Gensher, nonchè del Sindaco Alemanno e del vice-sindaco, Senatore Mauro Cutrufo, promotore dell'iniziativa.
 
“Concordo con  Simone Veil che è dall’Europa che deve rinascere la volontà di un mondo fraterno, un mondo fondato sul rispetto dell’uomo e della sua dignità.  La decisione di concederLe la cittadinanza onoraria scaturisce dall’aver individuato nella Sua storia personale e pubblica l’incarnazione delle vere radici storiche da cui nasce l'avventura europea. Simone Veil ha vissuto tutta la storia europea fin da giovane; la lunga ed incessante maturazione, il percorso politico di donna e politico non di parte ma obiettivo, da tutti ammirata e rispettata, l'hanno condotta ad essere oggi uno dei personaggi più rappresentativi della politica francese ed europea degli ultimi decenni.
In un contesto come quello odierno che tende troppo a rimuovere e dimenticare bisogna con forza affermare che costruire significa essere responsabili ed obiettivi verso il passato e mettere da parte ogni faziosità. Lei, che dall’esperienza  del campo di concentramento ha tratto l’insegnamento ad operare contro una serie di oppressioni e discriminazioni, di cui aveva fatto diretta esperienza, si espresse giovanissima a favore della riconciliazione tra Francia e Germania e fu anche per questo una delle prime paladine dell’unione europea. Oggi. anche se non partecipa più alle vicende politiche è comunque un personaggio presente nel panorama politico francese ed europeo: il sostegno dato all’elezione di Nicolas Sarkozy alla Presidenza della Repubblica francese è stato riportato dalla stampa francese ed europea ed ogni Sua dichiarazione ha un’immediata eco internazionale. Si può dire, senza timore di essere smentiti che è uno dei personaggi più noti e stimati nella scena politica internazionale.
Arpino le deve molto e, premiandoLa, riconosce nel solco della Sua tradizione una vera, grande statista europea. Il 9 di ottobre sarà in Città e si tornerà a parlare di Europa dopo che a maggio scorso abbiamo festeggiato la grande festa dei giovani europei. Il Certamen Ciceronianum,  nato nel solco dell’idea europea siamo certi che abbia contribuito, nel piccolo dell’idea arpinate, a dare un contributo non limitato a far germogliare nella mente dei giovani partecipanti quel fiore che si chiama libertà, fratellanza, solidarietà, unità.” (Fabio Forte)
 
Simone Veil è nata a Nizza il 13 luglio 1927. Di religione ebraica, nel marzo 1944 è deportata insieme alla famiglia nel campo di concentramento di Auschwitz. Sopravvivono solo lei e la sorella.
Lasciata nel 1974 la carriera di magistrato, è nominata ministro della sanità nel governo di Jacques Chirac prima e in quello di Raymond Barre dopo. Avrà anche l'incarico della Famiglia e della Sicurezza Sociale. In quel periodo riesce a ottenere l'approvazione della legge sull'aborto. Nel 1979 è stata eletta Presidente del Parlamento europeo, restando in carica fino al gennaio 1982. Nel marzo 1993 in Francia è nominata ministro di Stato, ministro della Sanità, degli Affari Sociali e delle Aree Urbane. Nel marzo 1998 è nominata membro del Consiglio costituzionale. Il suo mandato è durato nove anni ed è scaduto nel marzo 2007.