Come una quinta di palcoscenico, la barocca Chiesa dei SS. Carlo e Filippo, oggi sconsacrata, chiude in posizione defilata la scenografia della piazza, sullo sfondo della contigua via Alessandro Magliari. La facciata dalle linee ricurve, preceduta da una scalinata in pietra, è ripartita da due coppie di lesene.
Sul lato sinistro della chiesa si apre il ripido ma affascinante percorso di Via Pio Spaccamela, che conduce fino al quartiere Colle. Sulla strada si affacciano numerosi edifici cinque-secenteschi, tra i quali sono notevoli il Palazzo Ruggieri (al civico 29), che conserva sull' architrave del portale in pietra una iscrizione datata 1458; il Palazzo Cardelli (al civico 49) dalle caratteristiche inferriate carenate alle finestre; la chiesa della Madonna della Pietà (XVI sec.), che custodisce al suo interno la statua dell'Addolorata, opera dell'intagliatore austriaco Michele Stolz (XVIII sec.); la chiesa di S. Rocco, dalle monofore a sesto acuto, risalente alla seconda metà del Settecento.
Giunti al termine di Via Spaccamela, si entra nel quartiere Colle. A destra è visibile un antico lavatoio pubblico. A sinistra si nota la Fontana di Capo di Bove, incastonata nel secentesco muro di cinta del Monastero di Clausura delle Benedettine di S. Andrea (vd capitolo Le chiese). Poco più oltre si apre la Piazza di S. Andrea, pavimentata con il tipico acciottolato. E' detta familiarmente "la chiastra" poiché, fino al XV secolo, essa costituiva il chiostro del Monastero, alla struttura del quale apparteneva anche la chiesa.
Sulla piazza, a sinistra, notiamo appunto l'ingresso al Monastero. L'attuale aspetto risale ai secc. XVII-XVIII. Sulla facciata sono visibili le finestre con inferriate (XVII sec.) e un affresco al di sopra della porta d'ingresso, raffigurante S. Benedetto in preghiera.
Subito dopo si erge l'elegante facciata della Chiesa di S. Andrea Apostolo , preceduta da un'ampia scalinata. Costeggia la chiesa, sulla sinistra, la Via Civitavecchia, che costituisce uno dei più antichi percorsi tra il centro cittadino e l' Acropoli di Civitavecchia ancora praticabili.
Lungo il suo tracciato, a destra, si nota il Palazzo Spaccamela, dall'ampio loggiato rialzato. Il palazzo, donato al Comune dai proprietari, è sede di attività culturali. Se si spinge lo sguardo in alto a sinistra, sulle pendici della collina, si scorge a mezza costa la facciata della chiesa di S. Girolamo.
Dalla Piazza S.Andrea si apre la Via Saturno, che attraversa tutto il quartiere, intersecata da vicoli e stradine. La via giunge fino alla medievale Porta di Saturno (porta del Colle), un sistema architettonico formato da due aperture ad ogiva, una porta ed un'antiporta.
Sull'antiporta un'iscrizione in latino richiama alla memoria i fasti della città e dei suoi figli più illustri, Caio Mario e Cicerone.
All 'esterno della Porta, incontriamo una delle pagine del cosiddetto "Libro di Pietra" .